La parola all’esperto, il dottor Fonzone: “Maggior controllo dei social nel settore della medicina estetica”
Quindicimila interventi eseguiti da primo operatore, trentacinque anni d’esperienza.
Quando dici “Medicina Estetica“, a Napoli ma non solo, dici “Alfredo Fonzone“.
Il dottor Alfredo Fonzone, specializzato in chirurgia generale, chirurgia plastica e ricostruttiva, è tra i più illustri specialisti nel campo della chirurgia plastica e della medicina estetica.
“I social hanno profondamente cambiato la mia professione – spiega Fonzone quando gli chiediamo come i nuovi strumenti digitali hanno rivoluzionato il settore medico e chirurgico -. I pazienti prima di effettuare una consulenza si documentano attraverso social network quali Instagram o Tik Tok. Negli anni il ‘passaparola’ era il mezzo di promozione più diffuso tra i clienti, adesso serve solo a conferma di quando già non viene mostrato sulle pagine dei social. In passato, e mi riferisco a circa dieci anni fa, ci fu l’avvento dei forum specializzati in cui ci si cambiava opinioni, pareri ed esperienze. Adesso anche queste community sono state scalzate”.
Social e medicina, dunque. Un binomio per il quale occorre sempre muoversi con i piedi di piombo per fattori di tipo etico, morale e professionale, soprattutto.
“Sui miei social non mostro tutto ciò che faccio – precisa il medico napoletano -. In alcuni casi non voglio pubblicare immagini cruente, in altri non abbiamo il consenso dei pazienti. In percentuale mostro un 10% del mio lavoro”.
Come ogni professionista che si rispetti, il dott. Fonzone si è affidato ad una struttura di comunicazione professionale, qualificata ed all’avanguardia; la Digital Sharing, in questo caso, da anni cura l’immagine professionale dello specialista e del suo studio medico con brillanti risultati. “Quello con la Digital Sharing di Marco Di Falco è stato un ottimo incontro. Abbiamo in programma di crescere sempre di più. Ho trovato uno staff composto da persone perbene e di grande competenza. In questi anni di lavoro insieme mi sono reso conto che i social network vanno seguiti e sono fondamentali. Li utilizziamo per mostrare ciò che facciamo ma anche per informare”.
Troppo spesso però accade che soggetti dall’ambigua professionalità, proprio attraverso l’utilizzo dei social, irrompono sul web proponendo servizi medici senza alcun titolo accademico. “Purtroppo i social offrono la possibilità a tutti di spacciarsi per professoroni o scienziati, finendo per svilire chi è qualificato e generando confusione tra gli utenti. Ecco perchè dico sempre che oltre a vedere se un profilo instagram sia bello o meno, bisogna prestare attenzione a chi ci affidiamo: l’esperienza e l’affidabilità sono fattori imprescindibili. Nel campo della chirurgia plastica ormai si pubblicizzano figure che non hanno nulla a che fare con la medicina, come i consulenti estetici. I social potrebbero inserire un sistema di selezione per non creare confusione negli utenti. Perchè non creare, ad esempio, una delle sezioni dedicate a medici specialisti certificati, senza inglobare al proprio interno profili non qualificati in ambito medico/sanitario. L’ultima che ho visto? Dentisti che pubblicizzano filler labbra…”